5 Passi per scatenare la tua creatività all'interno delle vasche di Floating

Il Floating è stato un punto di svolta fondamentale per me e tanti miei amici. E’ stato una parte rilevante della mia vita per circa un anno e mi ha aiutato a conoscere meglio me stesso e il modo in cui posso iniettare corpo e mente in quello che creo, un'esperienza assolutamente gratificante e pregna di potenzialità. Essere creativi è nella mia natura, e non produrre qualcosa di nuovo semplicemente “mi irrita”! Nel corso dello scorso anno sono stato in grado di trovare modi sempre nuovi e più efficaci per aprirmi, accedendo e enfatizzando sempre più la parte creativa del mio cervello.

Per i tipi “creativi” là fuori, la speranza di questo post vi ispiri ad utilizzare il Floating come uno strumento straordinario per accedere alle vostre imprese creative, in un modo nuovo che è l’opposto del concetto di rilassamento proprio dell'utilizzo di una vasca di isolamento: in modo in cui e invece di assopirci e rilassarci, facciamo tutto l’opposto attivandoci e caricandoci!

Di seguito riporto cinque passi che mi hanno aiutato ad accedere alle parti più “colorate” del mio cervello, mentre utilizzo la vasca di isolamento.

 

1. SCEGLI IL TUO FOCUS

Quando vado a galleggiare, imposto l'intenzione di ciò che voglio creare prima ancora di arrivare a Floating Flo. Ad esempio, se fossi un pittore che utilizza colori ad olio ed avessi anche un'idea se anche molto preliminare per una nuova pittura: imposterei la messa a fuoco su questo: sviluppare l'idea preliminare. Se fossi un fotografo mi concentrerei sullo scattare foto e se fossi un intagliatore di legno, sulla scultura che mi appresterei a intagliare. Sembra facile ed elementare, giusto? Infatti lo è! Ho verificato di persona che, semplicemente impostando l'attenzione sul tema che ci interessa, automaticamente la nostra mente si metterà in azione perseguendo quell’obiettivo tematico. A volte concentrarsi su un argomento può risultare difficile in uno spazio buio e isolato con nient'altro che i tuoi pensieri a farti compagnia, ed effettivamente ci vuole un po' di pratica. Questo è il motivo per cui ho imposto la mia attenzione, il mio focus quando ancora non sono entrato nella vasca di galleggiamento. Ho verificato che a me serve almeno un'ora di focus mentale al di fuori della vasca al fine di dipanare e dare libero sfogo alla mia creatività in modo da ottenere i migliori risultati quando sono dentro di essa.

 

2. FISSA UN’INTENZIONE

Fissa l'intenzione di ciò che desideri creare permette alla mente di vagare liberamente spaziando sul soggetto. Concentrate la vostra attenzione e impostate un obiettivo più specifico. Se ci si dice, “adesso fisso l’intenzione di ottenere nuove ispirazioni per la mia nuova pittura," alcune idee che possono in prima battuta sembrare estranee ad essa, possono effettivamente portare a nuovi, migliori modi di sviluppare, creare il vostro lavoro. Il trucco è quello di rilassarsi sul soggetto del vostro lavoro e di essere consapevoli e presenti a tutto ciò che possa aiutare e migliorare ciò che si vuol creare. 

Fissando un’intenzione, mentre siete all’interno della vasca, la vostra mente sarà alla continua ricerca e convalida dell’attinenza dei pensieri che vagano attraverso di essa con ciò che si vuole creare a prescindere dalla tipologia di pensieri e di argomenti che la attraversano. Ci vuole pratica. Se stessimo parlando di pittura, le domande che vi potreste fare sarebbero ad esempio: “quanto lo dovrei fare grande?”, "Quali colori andrò ad usare?", "Qual è il tema?", "Come potrebbe apparire una volta finito finito?”, " Cosa mi ecciterebbe guardare del dipinto? "

 

3. USO INTENZIONALE DI PENSIERO E NON PENSIERO

Questo è il soggetto più “esoterico” e intrigante che io abbia compreso durante la creazione del mio lavoro. Descriverlo ad altri può essere difficile, in quanto ognuno lo vede dal proprio punto di vista, che coinvolge la propria mente e dipende da come è giunto a comprendere tutto il processo che funziona per lui ma può funzionare in modo diverso per altri. Durante la mia permanenza in vasca, dopo aver impostato la messa a fuoco e l'intenzione, io uso una combinazione di “consapevolezza presente” (Mindfulness) e “pensiero intenzionale” al fine di "dipanare" e “far fluire" i miei pensieri e creare l’impulso creativo su un argomento, un tema che desidero sviluppare.

Vedetela così: è come se si disponesse di un'auto ferma in folle, l’intenzione è quella di farla correre giù per una collina in folle il più velocemente possibile.  L’unico problema è rappresentato dalla presenza di salite e discese lungo la strada. Il trucco quindi consiste nel sapere quando spingere l'auto (Pensiero Intenzionale) e quando lasciar “andare” l’auto (Consapevolezza Presente). Per qualche ragione, man mano che l’auto acquista velocità in discesa, questa inizierà ad accelerare sempre di più superando le salite senza che voi le dobbiate applicare alcuno sforzo: e questa, per così dire, è la situazione in cui ci si può veramente “godere il viaggio”. Da questo momento in poi, come in una reazione a catena, possiamo parlare di esplosione di vere e proprie “Idee Creative” all’interno della vasca; pensieri relativi alla vostra intenzione di partenza inizieranno a balenarvi per la mente ad una velocità impressionante. Infatti avete sincronizzato gli emisferi e state utilizzando il loro sinergico lavorare insieme. E questo ci porta al prossimo argomento: L’utilizzo dell’impeto del Pensiero che avete creato.

 

4. USO DELL’IMPETO DEL PENSIERO

L’impeto del pensiero è una cosa reale! Avete mai avuto un'esperienza in cui vi è successo qualcosa di banalmente doloroso, come ad esempio, appena alzato al mattino sbattere la punta del piede mandando i propri pensieri fuori controllo? Questo, se gestito e utilizzato deliberatamente e positivamente, può portare a prospettive sorprendenti sul lavoro che si desidera creare -“adesso, se non vi viene l’ispirazione, però non vi fate male...”. 

Come abbiamo detto prima, se abbiamo agito correttamente, l’auto sarà ora in movimento e potrà rotolare giù per la collina acquistando sempre più velocità. A questo punto, è possibile utilizzare lo stesso impeto nei vostri pensieri per consentire di far arrivare nuove idee e ispirazioni. Come ho sperimentato più e più volte, c'è un punto specifico arrivati al quale i pensieri "decollano" e queste nuove idee ed ispirazioni iniziano a balenare sempre più come dei lampi di luce sullo schermo della nostra mente. Questo è il punto in cui,  quasi come guardare un film, “ti puoi sedere, rilassare e goderti lo spettacolo”, dato che le idee sfarfallano continuamente. Questo è il punto di raccolta: come un pescatore puoi raccogliere le idee e le ispirazioni nella tua rete: non andare oltre perché se indugi troppo applicando il pensiero intenzionale esso può agire come un freno, rallentando “l’auto” e la vena creativa…

Questo potrebbe non funzionare nello stesso modo per tutti, come tutti noi abbiamo i nostri propri metodi di ispirazione, ma questo è ciò che funziona per me e che magari può servire come base di partenza per chiunque voglia cimentarsi in questo uso attivo delle vasche di isolamento.

 

5. DOCUMENTARE

Ultimo ma non meno importante, documentalo! Dopo un galleggiamento, la mente può contenere tante informazioni solo per un periodo limitato di tempo. E 'assolutamente fondamentale documentare anche le più piccole cose anche le più apparentemente insignificanti che sono arrivate a voi durante il Floating. Continuo ad essere stupito di come qualcosa documentato sei mesi prima, possa sempre diventare rilevante nei mesi successivi.

 

Queste linee guida possono essere molto utili a floater più esperti che sono a loro agio in un ambiente isolato come quello che si crea all’interno di un Floating Pod.

Se l’argomento trattato in questo post potesse confondere qualcuno, nel caso mi vediate in giro non esitate a fermarmi e farmi domande, sarò lieto di rispondervi! In caso contrario, Keep Floating...

Matthew Starwood

 

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