dormire bene o dormire male: tutta una questione di risonanza

Credit to Ing. Paolo Petracchi e Dr. Mattew Starwood

Dormire bene o male, svegliarsi completamente riposati o stanchi pare essere una delle più ricorrenti problematiche che influenzano il nostro benessere quotidiano.

Una corretta igiene del sonno può certamente contribuire a migliorare il nostro riposo, ma anche una volta eliminate le principali cause di disturbo, per molti di noi le difficoltà rimangono, a meno di non isolarci in un eremo sperduto.

E se tutto dipendesse dall’ambiente in cui dormiamo? Dall’inquinamento elettromagnetico in cui siamo immersi?

Secondo Rupert Shaldrake siamo entità vibrazionali inserite in un campo morfogentico posto a sua volta in vibrazione ad un frequenza che è influenzata da tutte le frequenze che noi generiamo e da cui siamo influenzati a nostra volta. Questa influenza a seconda dell’ambiente in cui si manifesta può trasformarsi in risonanza, interferenza o semplicemente rimanere un rumore di fondo.

 
Canali di irradiazione fulmini

Canali di irradiazione fulmini

 

Un’esplicitazione del campo morfogenetico terreste sono le frequenze di Schumann dal nome del fisico tedesco Winfried Otto Schumann che per primo le calcolò, ovvero sono quelle frequenze a cui risuona per la sua conformazione volumetrica, lo spazio compreso fra la superficie terreste e la ionosfera ed i cui picchi tipicamente sono riconoscibili alle frequenze: 7.83 Hz, 14.1 Hz, 20.3 Hz, 26.4 Hz e 32.4 Hz. Si è visto infatti che a causa della frequenza di abbattimento dei fulmini, i loro canali di irradiazione (quelle principali linee brillanti ramificate che si vedono quando si manifestano) si comportano come antenne che emettono impulsi con frequenze al disotto dei 100 K Hz. Questi segnali seppur molto deboli, a causa dell’effetto risonante della guida d’onda generato dalla cavità fra superficie terrestre e ionosfera, vengono amplificati e si ha l’entrata in risonanza di questa cavità.

In realtà la cavità fra superficie terrestre e ionosfera non è una guida d’onda perfetta e a causa delle perdite di conduttività elettrica della ionosfera, dell’assorbimento delle calotte polari, del campo magnetico terrestre, delle asimmetrie geomorfologiche orizzontali, della transizione giorno/notte di metà del globo terrestre, si ha di fatto l’entrata in risonanza di questo sistema a frequenze molto più basse e caratterizzate dallo spettro fra 7.83 Hz, 14.1 Hz, 20.3 Hz, 26.4 Hz e 32.4 Hz.

 
credits to Wikipedia

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L’essere umano, gli animali e le piante terrestri si sono evoluti in questo campo morfogenetico caratterizzato proprio da queste specifiche frequenze e di conseguenza si è creato una sorta di legame fra queste e le frequenze che tipicamente ne caratterizzano la fisiologia un’accordatura di riferimento in relazione alla quale si sono sviluppati e si regolano i ritmi circadiani degli esseri viventi. Nell’uomo in particolare il cervello emette onde che possono essere raggruppate in intervalli di emissione caratteristici.

Ne riconosciamo 5, ciascuno relativo ad un ben preciso stato di coscienza:

Intervallo delle onde Gamma: è compreso tra 32 e 90 hertz e relativo a stati di grande energia, pensiero concitato, lotta, telecinesi.

Intervallo delle onde Beta: è compreso tra 14 e 31 hertz. Movimento, fare, apprendere, il soggetto è cosciente

Intervallo delle onde Alfa: è compreso tra 8 e 14 hertz. Caratterizza stati di rilassamento profondo, Apprendimento guidato: guardo la tv, ascolto musica, leggo il Giornale. Meditazione

Intervallo delle onde Theta: è compreso tra 4 e 8 hertz. Fugace (10-30 secondi) stato vibrazionale fra le onde alpha e le onde delta del sonno. Difficile da ricordare perché a cavallo fra lo stato di veglia ed il sonno. Durante esso si generano flash di immagini e movimenti a scatti detti ipnagogici la cui origine ancora non risulta troppo chiara; in questo stato gli emisferi cerebrali destro e sinistro tendono a lavorare in modo sincrono. E’ lo stato della “trance”: la porta di accesso alla nostra mente inconscia. In Theta le difese dell’io sono abbassate e si manifesta uno stato di apprendimento perfetto, totale. I bimbi al disotto dei primo anno di vita trascorrono il 70% del tempo in questo stato sviluppando l’80 % di tutte le connessioni neurali permanenti rispetto a quelle che svilupperanno nel resto della loro vita. In questo stato di attivazione e sincronizzazione degli emisferi cerebrali si manifesta al massimo la nostra creatività, l’intuizione ed altre abilità percettive extrasensoriali, come la telepatia. E’ lo stato in cui si permane per decine di minuti quando pratichiamo Floating nelle vasche di deprivazione sensoriale. Ed è stato dimostrato dal dottor Ankermueller e da Herbert König (successore di Schumann all’università di Monaco di Baviera) che le onde theta emesse dal cervello sono tali proprio in virtù della correlazione col primo picco della risonanza di Schumann 7,83 Hz. Per intenderci: se ci fossimo evoluti in un altro pianeta con ad esempio caratteristiche geomorfologiche e elettromagnetiche differenti, queste avrebbero generato uno spettro di risonanza diverso e le nostre onde theta sarebbero sicuramente state molto vicine se non sovrapponibili a questo diverso spettro.

Intervallo delle onde Delta è compreso 0 e 4 hertz: Stato associato al sonno profondo o al coma, ai sogni vividi, ai sogni lucidi. E’ lo stato in cui vengono rilasciati particolari ormoni che controllano la rigenerazione cellulare, il nostro sistema immunitario, regolano il ritmo sonno veglia sincronizzando il nostro orologio biologico. E’ per questo che il sonno, in particolare quello ristoratore è necessariamente associato ai processi di guarigione.

 
Onde Cerebrali

Onde Cerebrali

 

Una caratteristica del funzionamento del nostro cervello è anche quella di non poter saltare da un intervallo di funzionamento all’altro senza attraversare quello intermedio.

Siamo analogici... non digitali !

Per cui per accedere al dominio delle onde delta del sonno e finalmente dormire dobbiamo imprescindibilmente passare per il dominio delle onde Theta: “No Theta, No Sonno”... Questo passaggio è per taluni difficoltoso e sempre più persone dormono male, si svegliano durante la notte e non riescono a riprendere sonno.

Se inserito in un campo morfogenetico in cui sono presenti frequenze che fanno parte dello spettro di frequenze proprie dello spettro relativo al suo regolare funzionamento, il nostro cervello tende naturalmente a sintonizzarsi su una di queste frequenze come i pendoli dei metronomi in questo video che, se pur all’inizio assolutamente indipendenti, si sincronizzano gradualmente fino a oscillare tutti all’unisono grazie alla frequenza a cui è soggetto il piano su cui sono appoggiati che funziona da “guida”. Una progressiva sintonizzazione dei pendoli insomma che gradualmente sparirebbe se togliessimo la frequenza guida con cui oscilla il piano e sulla quale tutti tendono a sintonizzarsi, facendoli ritornare gradualmente a oscillare in modo totalmente asincrono.

 
 

Un effetto simile si riscontra anche nell’acqua. Infatti se questa viene sottoposta prima a forti campi magnetici per eliminare i cluster di molecole e tutte le informazioni vibrazionali in essa contenute, poi ad un campo elettrico debole (che ha la funzione del piano oscillante dei metronomi), si riesce a conferirgli un’informazione vibrazionale che altro non è che l’entrata “in fase” ovvero la sintonizzazione con la frequenza del campo elettrico applicato, del movimento delle molecole di acqua sul bordo in contatto con il recipiente che le contiene o con la membrana cellulare di una cellula del nostro corpo: visualizzabile come una sorta di “Ola” -quella dello stadio per capirci-. In questa zona, ovvero per uno spessore di alcuni strati sovrapposti di molecole, l’acqua assume caratteristiche più simili ai cristalli piuttosto che ai liquidi definendo così il suo quarto stato: quello cristallino... la vibrazione conferita può essere immagazzinata ed influenza il comportamento delle cellule che ne vengono ia contatto, ma questa è un’altra storia ed il tema di un futuro post dove parleremo anche di omeopatia.

Che c’entra il sonno ora?

La capacità di attraversare questa porta di accesso al sonno è pesantemente influenzata dalle interferenze ambientali generate dai campi elettromagnetici non antropici ovvero quelli non direttamente generati dalla nostra fisiologia, ma dovuti a dispositivi elettronici come wifi, smartphone, alimentatori degli elettrodomestici, la rete elettrica domestica. la domotica, il 5g, radar, onde radio, che tendono ad influenzare il funzionamento del nostro cervello interferendo pesantemente con i campi elettromagnetici da esso generati. Questa interferenza si manifesta con la riduzione della capacità dell’individuo di attraversare la fase transitoria fra la veglia ed il sonno, conosciuta come dominio Theta e quindi nell’incapacità di accedere alle onde Delta del sonno con l’insorgenza di veri e propri disturbi del sonno che possono sfociare ben presto in insonnia. All’allontanamento da queste fonti disturbanti invece, il nostro cervello tende a ritornare ad un funzionamento corretto e sincrono con il campo morfogenetico terrestre.

 
Spettro Risonanza di Schumann

Spettro Risonanza di Schumann

 

Purtroppo per noi il “buglione elettromagnetico” disturbante in cui siamo immersi quotidianamente non è totalmente eliminabile o attenuabile, almeno per tutto quello che non è alla nostra portata: non possiamo spegnere il wifi del vicino o il ripetitore 5g sul lampione in strada che irradia proprio in direzione della finestra della nostra camera da letto, così come non possiamo spegnere il ripetitore 3G, 4G della rete a cui sono agganciati i nostri smartphone, per non parlare di tutti gli altri campi elettromagnetici generati da apparecchiature di trasmissione, ecc., ecc.

C’è tuttavia una buona notizia: all’aumentare della frequenza i campi elettromagnetici ad alte frequenze tendono a diminuire di intensità più rapidamente man mano che ci si allontana dalla sorgente rispetto a quelli a frequenze più basse: è per questo che piazzano un’antenna 5G (26 giga Hz ovvero 26 x 10 alla 9 Hz) ogni 80÷100 mt per esempio. E’ una buona notizia perché è possibile riuscire a superare i loro effetti allontanandosi il più possibile da essi e “riportando” il nostro cervello a funzionare correttamente nel dominio Theta per tutto il tempo che vogliamo mediante alcuni particolari apparecchi sviluppati dalla NASA così come dall’agenzia Spaziale Russa, e da quella Cinese, con lo scopo di proteggere i propri astronauti quando sono in volo al difuori dell’atmosfera terrestre ed esposti quindi ai forti campi elettromagnetici ad alte frequenze per lunghi periodi di tempo (reference: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16621850/ ; https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12464096/ ).

 
NASA Floann 7.83.png
 

Sono dei particolari emettitori che replicano la prima frequenza di Schumann 7,83 Hz e tendono a “rifasareri-sintonizzare il funzionamento del nostro cervello riportandolo alla sua naturale sincronizzazione con il campo morfognetico terrestre e con la frequenza di Schumann riattivando la nostra capacità di attraversare il dominio delle onde Theta e quindi da lì scendere in Delta e finalmente dormire. Una sorta di pace-maker per il nostro cervello da tenere sul comodino. La potenza di questi emettitori è limitatissima, il loro raggio di azione efficace è giusto di qualche metro e la frequenza di 7,83 Hz non è udibile, né percepibile a livello tattile ma interagisce positivamente con il funzionamento del nostro cervello. La risonanza di Schumann non ha effetti soltanto sul sonno ma si è riscontrato che influenza il funzionamento le’’ippocampo nel fissare la memoria a lungo termine.

Ritornare “coerente” con la risonanza di Schumann significa ritornare coerente con il battito del cuore del pianeta armonizzarsi con esso.

Un interessante articolo in lingua inglese sugli effetti della risonanza i Schumann può essere consultato qui: https://www.biologicalmedicineinstitute.com/post/2019/09/20/schumann-resonances-and-their-effect-on-human-bioregulation

Una piccola nota tecnica: e’ importante tenere presente che lo strumento deve emettere solo la frequenza cercata 7,84 Hz HIFI e non un segnale massicciamente inquinato da armoniche dispari con ampiezza anche della metà del segnale voluto. Esistono in commercio “aggeggi” (made in china a bassa tecnologia) che emettono un’onda quadra (digitale on-off) che però per il modo con cui viene generata introduce appunto altre frequenze spurie che con la risonanza Schumann non hanno nulla a che spartire ma che invece risultano altamente disturbanti.

Onda+Quadra+.jpg

Nel realizzare tali emettitori, in virtù del fatto che le frequenze sono così basse è necessario mantenere un’elevata fedeltà di segnale (HIFI) e questo può essere raggiunto soltanto con segnali sinusoidali (analogici continui oscillanti) e una particolare elettronica.

Onda+Sinusoidale.jpg

Questi emettitori di frequenza Schumann con segnale sinusoidale HIFI sono stati da sviluppati da Float & Co Srl per facilitare l’entrata e la permanenza nello stato Theta durante le sessioni di Floating (deprivazione sensoriale) e sono installati su richiesta su ogni Floating Pod di nostra produzione. Nel nostro centro Floating Flo di Firenze sono uno standard da diversi anni. Visti i benefici effetti abbiamo deciso di farne un prodotto da poter utilizzare anche a casa che è anche acquistabile da Marzo 2020 presso il nostro centro Floating Flo di Firenze e sullo shop on line del nostro sito web col nome di

Floann® 7.83 Hz HiFi Sleep

Funzionano con l’alimentatore di un qualsiasi smartphone o con un pacco batteria ausiliario per estenderne la carica. Ha la connessione universale con USB A e vanno quindi su tutti gli alimentatori degli smartphone prodotti negli ultimi 8 anni. Da tenere sul comodino o vicino al letto ha un raggio di azione efficace di 4 mt.

 
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Milena Battaglia Floann 7.83 Hz.png
Mauro Dallai FLoann 7.83HZ.png
Bonaiuti Stefano Floann 7.83HZ.png
Matilde Petracchi FLoann 7.83Hz.png
Silvia Danna Floann 7.83Hz.png