Scritto da Dr. Matthew Starwood
Introduzione.
Il “Sogno lucido è un sogno consapevole”… cioè un sogno in cui il sognatore si accorge di stare sognando e pilota il sogno a suo piacimento. Significa che ci si proietta in un mondo fantastico generato dalla nostra mente in cui si può essere e fare tutto quello che si vuole come in una virtualità aumentata generata dal più potente computer che esista (per ora): la “nostra mente”... E lo si fa senza ovviamente temere le eventuali conseguenze che deriverebbero al farlo nel mondo reale, consapevoli che si sta riposando nel nostro letto, nel floating pod o in qualche altro luogo.
Si può volare come degli uccelli o levitare, spostare oggetti col pensiero o abbandonarsi ai nostri desideri più intimi, comporre musica, dipingere, esplorare un pianeta in un’altra galassia... Le possibili applicazioni sono pressoché infinite e limitate solo dalla nostra fantasia e dalla nostra propria abilità nel sognare e dirigere il sogno lucido.
Un esempio di sogno lucido potrebbe per esempio essere il viaggio di “Alice nel paese delle meraviglie”...
Se vi siete incuriositi allora vi chiederete - “Ok, mi interessa ma... Come posso fare un sogno lucido?” A questa domanda non corrisponde una risposta univoca ed esatta dato che siam tutti diversi gli uni dagli altri e dotati di facoltà mentali diverse a cui corrispondono ricette diverse. Quindi la risposta giusta come in molte altre attività attinenti la nostra mente è: “Dipende”... tuttavia, per i sognatori lucidi “non naturali”, si possono identificare poche semplici regole base alle quali attenersi per creare lo status mentale idoneo per raggiungere e sviluppare il proprio sogno lucido. Lo stato di meditazione profonda raggiunto durante le sessioni di floating da almeno 90 min di durata costituisce un’ottima opportunità per sfruttare almeno 45-60 minuti della sessione ed accedere a questa incredibile esperienza.
Desiderio di avere un sogno lucido.
Può sembrare una banalità ma, per qualcuno il semplice desiderio di avere un sogno lucido può essere sufficiente ad averne uno davvero. La forte motivazione contribuisce a stabilire una certa costanza ed impegno necessari per tenere un Diario Onirico su cui appuntare tutte le proprie esperienze oniriche, meditare e se necessario svegliarsi di notte per riflettere e prendere appunti. Non succederà subito magari, ma state certi che tutto l’impegno verrà ampiamente ripagato al primo sogno lucido che farete.
Dormire bene
Sembra una banalità ma non lo è... dormire non serve solo a recuperare l’energia necessaria ad affrontare gli impegni della giornata che segue, a rigenerare il nostro fisico e riorganizzare le esperienze vissute memorizzandole in modo da poterle richiamare al bisogno, serve soprattutto perché un buon sonno regolare e adeguato ci permette di avere un’adeguata presenza della fase REM (Rapid Eye Movement), durante la quale si sogna e durante la quale si hanno i “Sogni Lucidi”. Il sonno si realizza in cicli di circa 90 minuti durante i quali si ha un’alternanza di onde delta proprie della fase NON REM e la fase REM; con un’aumento in durata di quest’ultima man mano che ci si avvicina alla fine del sonno. C’è quindi una più alta facilità di avere i sogni lucidi dalle 5 alle 7 del mattino se ad esempio le 7 sono l’orario tipico al quale dobbiamo svegliarci.
Ovviamene dormire poco e male diminuisce il numero dei cicli di 90 minuti e con essi anche le durate delle corrispondenti fasi REM e quindi la probabilità di sognare ed avere sogni lucidi.
Stabilire una routine serale che si conclude con l’addormentarsi è estremamente utile. Com’è utile non utilizzare la luce blu degli smartphone nelle 4 ore antecedenti l’orario abituale a cui andiamo a coricarci. Ma per questo vi rimandiamo ai nostri post sul sonno in cui troverete molti altri utili suggerimenti per un buon sonno ristoratore.
Se dormiamo in modo regolare possiamo pensare di sfruttare le ore intorno all’alba per fare una sessione di Floating e massimizzare la durata della fase REM aumentando moltissimo la probabilità di fare un sogno lucido e di pilotarlo a nostro piacimento.
Ricordare cosa SI E’ sognato
Un primo obiettivo da raggiungere quando iniziamo questo percorso verso il sogno lucido è riuscire a ricordare cosa si è sognato. Tutti noi sognamo durante la notte, ma non sempre ci ricordiamo quello che abbiamo sognato e questo perché i sogni sono impressi nella memoria a breve termine 10-15 min che di per se è una “cache” che si sovrascrive ogni 10-15 min.
L’unico modo per riuscire a ricordare quel che si è sognato è un risveglio improvviso e un’immediata analisi di quel che ci ricordiamo dell’esperienza appena vissuta; se invece si continua a dormire il ricordo svanisce. La cosa interessante per l’aspirante sognatore lucido è il fatto che ricordarsi i sogni è un’abilità che si può apprendere ed il miglior strumento che ci consente di farlo è tenere un “diario onirico” in cui appuntare tutti i ricordi dei sogni anche i più insignificanti.
Meditare
Praticare la meditazione e la Mindfulness costituiscono tecniche indirette perché esistono studi che confermano che i sogni lucidi si verificano soprattutto come effetto secondario in soggetti che praticano regolarmente meditazione o mindfulness . Questo sembra sia dovuto al fatto che la queste pratiche mirano a sviluppare la consapevolezza del proprio stato mentale mediante il ricorso alla visualizzazione di immagini, oggetti, pensieri. Ovviamente si deve riuscire a meditare con profitto ed anche in questo caso la vasca di deprivazione sensoriale ed il Floating sono l’ambiente più idoneo a farlo perché privo di distrazioni e dove tua mente è libera di attivarsi e pensare solo a sé stessa.
Una pratica molto utile per abituarsi a ricapitolare e predisporsi per le esperienze successive è la “meditazione riepilogativa”ovvero l’analisi delle esperienze vissute durante la giornata fatta prima di addormentarsi. Questo permette di vagliare le esperienze in base alla loro significatività, importanza e di scaricare eventuali conseguenze o pensieri ad esse associate in modo da avere la mente sgombra prima di addormentarsi.
Test di Realtà
Ci si deve abituare a dubitare della realtà in cui si sta vivendo. Strano? Forse un po’, ma l’abituarsi a mettere in dubbio la realtà ci avvicina sempre di più al sogno e funziona...
Ok, ma come fare a dubitare della realtà?
Facile: basta chiedersi spesso durante la giornata in quale realtà ci si trovi e provare per un po’ a fingere di credere di essere realmente in un sogno e di fare un reality check o (RC), immaginandoci per un istante che tale test evidenzi che ci si trovi in un sogno e di conseguenza ad esempio ci si sfreghi le mani, ci si dia un pizzico per verificare che alla fine non è così. Pare un po contorto ma... funziona. Un’unica raccomandazione, non fatevi notare mentre lo fate: è molto probabile che chi vi osserva lo ritenga parecchio strano…
Il reality check è in grado di aumentare la probabilità di fare un certo tipo di sogni lucidi di tipo DILT che descriveremo più avanti, ma che in poche parole sono sogni in cui si acquisisce la lucidità (consapevolezza) quando il sogno è già in corso.
Come indurre il sogno lucido
Quando riuscirete a ricordare almeno un sogno a notte, SARETE PRONTI PER INIZIARE con le tecniche di induzione vere e proprie.
Queste possono essere suddivise in 2 categorie in base al fatto che il sogno lucido venga o meno indotto durante un sogno o uno stato di veglia.
Tecniche mnemoniche: la tradizionale DILT (Dream Induced Lucid Dream) ovvero sogno lucido iniziato (direttamente) dal sogno: è molto semplicemente un sogno in cui l’onironauta si accorge di stare sognando. DILT indica anche quelle tecniche che aiutano l’induzione del sogno lucido mentre si sta già sognando e che si contrappongono a quelle tecniche che che cercano di indurre il sogno lucido direttamene da uno stato di veglia WILD ovvero sogno lucido iniziato da uno stato di veglia.
Tecniche di transizione: la WILD (Wake Initiated Lucid Dream) ovvero sogno lucido iniziato da uno stato di veglia. Mediante questa tecnica l’onironauta riesce a ad entrare in un sogno direttamene dallo stato di veglia senza alcuna perdita di coscienza.
Della categoria 1 fanno parte la Reflection e la MILD (Mnemonic Induction of Lucid Dreams) ovvero “induzione mnemonica di sogni lucidi” che fu sviluppata da Steven La Berge mentre investigava sulla possibilità di avere sogni lucidi a piacimento. Questa tecnica prevede di utilizzare la memoria prospettica allo scopo di avere sogni lucidi.
Della categoria 2 fanno parte la WILD e la DEILD (“dream Exit Initiated Lucid Dream”). In questa tecnica si sfrutta la tendenza del cervello a rimanere nella fase REM per qualche secondo anche dopo essersi svegliato da un sogno purché si rimanga immobili, fermi. In pratica questa tecnica permette di rimanere nella fase REM corrente e di iniziare in modo consapevole un nuovo sogno lucido dallo stato di veglia.
Scelta della Tecnica di Induzione più adatta
Veniamo alla pratica: come si sceglie la tecnica di induzione più adatta? Dato che il rapporto con il mondo dei sogni è molto personale, la scelta varia molto da individuo a individuo, ed è per questo che ci sono persone più portate per una tecnica piuttosto che per un’altra. Un consiglio: iniziate con una tecnica di tipo Mnemonico, la MILD, perché più facile da praticare ed anche molto più proficua. Le tecniche di transizione necessitano di una predisposizione naturale e sono anche molto più difficili da utilizzare con profitto, specialmente la WILD.
Qualsiasi tecnica deciderete di utilizzare potrà essere comunque potenziata con la WBTB (“Wake Back to Bed”: svegliarsi e tornare a letto), ed è esattamente quello che il nome suggerisce. Dato che i sogni sono composti da quello che si trova nella nostra mente, lo svegliarsi da un sogno e pensare di voler fare un sogno lucido è stato dimostrato essere un metodo molto efficace per aumentare la possibilità di averne uno: praticamente è un risveglio notturno dedicato ad “attivare” la mente e a istruirla con nozioni sui sogni lucidi. Di per se la WBTB da sola può essere sufficiente ad ottenere un sogno lucido ma associarla ad una delle tecniche di induzione aumenta esponenzialmente la possibilità di avere un Lucido. Raccomandiamo la pratica del Floating con sessioni di deprivazione sensoriale di almeno 90 minuti di durata per imparare ad entrare ed uscire dalla fase di veglia in modo volontario accedendo alla fase REM e praticando la WBTB… una ricetta che con un po do pratica è infallibile: provare per credere!
La costanza
Una raccomandazione: tutto quello che fate non ve lo ha ordinato il dottore e lo fate ovviamente solo se vi piace: non deve essere un obbligo e neppure un peso, deve essere fatto con entusiasmo e soprattutto con costanza. I “lucidi” non arrivano per caso, vanno maturati, vanno desiderati profondamente, ma siamo sicuri che con la costanza ed un po' di Floating ci riuscirete senza alcun dubbio. Idealmente vi consigliamo di utilizzare le varie tecniche di induzione tutti i gironi e di fare una sessione di Floating da 90 min a settimana per almeno 3 settimane.
L’ultimo consiglio: NON ARRENDETEVI e non demoralizzatevi! Molto probabilmente saranno necessarie alcune settimane prima di ottenere un Lucido, ma quando ci riuscirete, ed inizierete ad averne in successione, sarete ampiamente ripagati di tutto l’impegno e la fatica!
Un altro strumento per stimolare la creatività nei sogni lucidi è l’armonizzatore sinusoidale Floann 7.83 Hz. Lo strumento favorisce la sincronizzazione degli emisferi cerebrali facendoli lavorare all’unisono stimolando in questo modo la possibilità di sviluppare sogni più complessi e duraturi fungendo come una guida che riporta la frequenza di funzionamento del nostro cervello su quella di accesso all’attività onirica circa 8 Hz. L’efficacia di questo strumento Floann 7.83 Hz rispetto ad altri in commercio consiste nel fatto della specificità dellla frequenza emessa è una sinusoidale pura e non un’onda quadra che per come viene realizzata emette anche armoniche parassite che riducono gli effetti di guida.
Sogni d'oro ... ma lucidi, lucidi.
Matthew
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