Scritto da Dr. Matthew Starwood
Tranquilli non vi racconterò che Leonardo faceva Floating, anche se sono convinto prima o poi ci sarebbe arrivato… in questo Post parleremo di Sonno, di come organizzarlo al meglio per renderlo efficace nel ristorarci profondamente e di come il Floating riesca ad esser un metodo molto efficace per eseguire questa riprogrammazione. Attenzione, una riprogrammazione che è molto indicata a chi soffre di problematiche relative al sonno, anche gravi come l’insonnia, non solo per aumentare l’efficienza di “ristorazione” (passatemi il termine) e di avere anche diverse ore in più a disposizione per le nostre attività.
Cominciamo col descrivere come funziona il sonno tralasciando per il momento il perché si dorme (o si dovrebbe) e a cosa serve indicandolo con una generica necessità di ristorare mente e corpo.
Nella norma il nostro sonno è un’alternarsi di cicli NON REM (sonno Delta) e REM (Rapid Eye Movement) di circa 70- 90 min l’uno con un aumento della durata della fase REM rispetto all’altra man mano che si dorme e ci si avvicina al risveglio.
La fase NON REM corrisponde alla massima efficacia dal punto di vista del recupero e la sua lunghezza è massima subito dopo l’addormentamento e diminuisce progressivamente man mano che progredisce nel dormire durante l’alternanza con le varie fasi REM.
La fase REM è la fase in cui si sogna (anche se la mattina non ce ne ricordiamo) ed è una fase in cui la natura dei sogni può causare affaticamento o depressione. Diminuendo la fase REM si tende ad aumentare la fase NON REM a tutto vantaggio del recupero.
Durante la vita una persona utilizza quattro abitudini o modi di dormire: Il neonato proprio per sua natura ha un sonno Polifasico: “dorme ogni poco” e non è possibile definire un periodo continuativo in cui dorme di più. Man mano che cresce attraversa un periodo in cui dorme con un ritmo Bifasico: influenzato dal ritmo solare (melatonina, ritmo circadiano ecc) e dalle abitudini sociali; il bambino dorme molto a lungo anche durante il pomeriggio. Dall’adolescenza si una marcata prevalenza di sonno Monofasico: si dorme solo durante la notte. E man mano che s’invecchia e la senilità avanza, si ritorna al un ritmo Polifasico Ultradiano.
Napoleone, Thomas Jefferson, Thomas Edison, Buckminster Fuller e Benjamin Franklin, sono alcuni dei personaggi che hanno cambiato la storia di questo pianeta insieme Nikola Tesla, e Leonardo da Vinci che invece hanno creato praticamente l’80% di quello di cui ci serviamo tutti i giorni: loro erano tutte persone che non dormivano in modo “tradizionalmente monofasico” ma è documentata la loro predilezione per il Sonno con Ritmo Polifasico.
Perché? Si ritiene che in questo modo riuscivano a ristorarsi, recuperare le loro energie e mantenere al massimo le loro facoltà mentali massimizzando la durata della veglia che in Leonardo da Vinci ad esempio arrivava anche a 22 ore. Leonardo infatti alternava 4 ore di veglia a periodi di “trance” di 20 min raggiunta chiudendo gli occhi ed isolandosi in un logo tranquillo. Il tutto lo portava ad avere 6 periodi di sonno/riposo per un totale di 2 ore e ad avere 22 ore di veglia per tutte le altre attività.
Ma come è possibile tutto questo se ci hanno sempre detto di dormire almeno 7-8 ore di sonno e possibilmente durante la notte?
E’ un modo diverso di dormire, più efficace per certi aspetti fra i quali l’Attenzione, Creatività, meno per altri.
Non è infatti la durata a garantire il massimo recupero.
Il Sonno Polifasico Ultrabreve fatto da Sonnellini brevi di 20-30 min fa guadagnare 3 ore di “autonomia”.
Quindi come fare? Si deve forzare il nostro corpo per 2-3 giorni facendo dei sonnellini di 20-30 min ogni 3 ore. Facile? … mica tanto! dobbiamo arrivarci per gradi sfruttando ed espandendo la fase di onde Theta che precede il sonno caratterizzato da onde Delta proprio della fase NON REM: quella più riposante. Si può fare in due modi: 1) soffrendo e trascinandosi come degli zombi in preda alla stanchezza, o facendo una sessione di recupero di Floating al giorno per 2-3 giorni. Il Floating ti permette di recuperare la stanchezza senza tuttavia dormire. Un volta entrato nella vasca di deprivazione sensoriale si consiglia di praticare una tecnica di meditazione per facilitare l’entrata in questo stato Theta propedeutico alla fase NON REM in modo da imparare a gestire l’ingresso volontario in Delta. Una volta imparato a gestire questa fase si è pronti per programmare una serie di “Sonnellini” ad orari fissati (ogni 3 ore dalla fine di ogni sonnellino). In circa 7 giorni si riesce ad entrare in questo regime Polifasico e beneficiare grandemente dell’energia e della vitalità sia fisica che mentale che ne deriva, aumentano il numero delle ore produttive della propria giornata.
Se fate un’attività che necessita di massima attenzione e vigilanza come controllori di volo, piloti, astronauti, circumnavigatori solitari. il Sonno Polifasico è per voi. Navy Seals, Astronauti e Navigatori solitari imparano ad utilizzare il sonno Polifasico per massimizzare le loro prestazioni, acuire l’attenzione ed avere più tempo per attività produttive.
Ovviamente non si deve esagerare: un regime Polifasico prolungato per troppi mesi comporta uno sbilanciamento del sistema vegetativo (Parasimpatico) endocrino, immunitario che può comunque esse ribilanciato con un protocollo mirato di 3-4 sessioni di Floating.
Adesso sapete come aumentare la vostra produttività, gestire la vostra insonnia e magari essere un po' più Nikola Tesla, Leonardo o Napoleone.
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