L'esperienza umana in questo mondo è una cosa affascinante. Siamo arrivati sulla terra senza aver avuto la possibilità di scegliere i nostri genitori, ne la città o il paese in cui arriviamo, né il momento nella storia in cui appariamo. Siamo nati, cresciamo, facciamo esperienze e maturiamo. Tutto ciò a cui siamo esposti a ogni livello di ciò che siamo sembra influenzarci per tutto il corso della nostra esistenza. Come spugne psico-bio-sociali-spirituali, infinitamente dense assorbiamo tutto, sia che siamo coscienti di farlo oppure no.
Quando siamo all’interno dell’utero, nel grembo di nostra madre, ogni sostanza biochimica che circola all’interno del suo corpo influenza anche noi. Se lei è felice le endorfine e la dopamina rilasciate dentro di lei influenzeranno il nostro sviluppo. Quando lei è triste o stressata, gli ormoni dello stress influiranno anche su di noi. Il nostro sviluppo nel suo grembo è fortemente influenzato dall'ambiente in cui lei si trova. Ci sono studi che mostrano come madri stressate, mal nutrite o fumatrici influenzino il normale sviluppo del bambino. Non abbiamo ancora tirato il nostro primo respiro che ci sono già tante forze che incombono su di noi.
E che dire di tutti i fattori che influenzano nostra madre? Il suo umore, la sua biochimica? E com’è il rapporto che ha con nostro padre? E’ positivo, oppure negativo, o nostro padre non c’è? E queste condizioni come l’hanno influenzata e in ultima analisi come influenzano te? Forse nostra madre soffre della situazione socioeconomica della sua comunità, Forse nostra madre vive in povertà. Forse vive in una mega area metropolitana, fra un’altissimo rumore di fondo, ronzii costanti e smog. O forse lei vive in una fattoria, immersa nel verde, si nutre di cibo della terra che coltiva e degli animali che letteralmente si affacciano alla sua porta.
Tutti questi fattori influenzeranno nostra madre e quindi influenzeranno anche il nostro sviluppo conseguentemente anche il nostro comportamento futuro.
Malgrado tutte queste influenze “pre-natali” finalmente nasciamo. Veniamo al mondo ed iniziamo le nostre vite. Facciamo esperienze diverse; siamo continuamente esposti a situazioni uniche. In un modo o nell’altro tutto ci influenza sia consciamente che inconsciamente. Alcune delle esperienze a cui siamo esposti sono fisiche, altre mentali, altre emozionali. Altre ancora sono energetiche o spirituali. Strato dopo strato, queste esperienze che in ultima analisi influenzano ogni aspetto di quello che siamo oggi, si accumulano, definiscono il nostro carattere, producono il nostro stato fisico attuale e dettano le nostre relazioni ed il modo in cui comunichiamo. Sono responsabili per quello che siamo, come lo siamo. Se guardiamo ad ogni individuo come una singola entità isolata sembra tutto molto casuale. E penso che questo sia un aspetto molto delicato, un punto in cui possiamo perderci. Quando guardiamo il genere umano, alla vita, o alla materia solo some “entità” separate siamo dispersi e divisi. Eppure a livello quantico, noi e tutto il resto, siamo comunque parte della stessa “zuppa omogenea” e la percezione dei confini e le divisioni si dissolvono. Questa zuppa è il livello base della nostra esistenza fisica.
Mi pongo adesso la domanda: siamo consapevoli di questa zuppa o possiamo diventarlo? Sappiamo che in teoria siamo tutti parte di questa zuppa. Sviluppiamo adesso questo concetto un po di più: Possiamo sentire (sensi) questa zuppa? Possiamo percepirla consciamente? Mi chiedo a cosa possa assomigliare?
Sembra come se noi avessimo una vita piena di esperienze, variabili e influenze da riconoscere e scoprire per ritornare alla nostra origine, alla nostra natura più profonda, il nostro stato “predefinito”.
Infatti penso che dall’inizio della nostra esistenza, abbiamo una vita intera pregna di esperienze, e oltre a questo, tutti i processi e le reazioni, tutto è costruito su se stesso partendo da una singola sorgente e diventando via via sempre più complesso.
E cosa succede se togliamo tutto ed entriamo nel nulla?
La meditazione, le esperienze spirituali, le esperienze di pre-morte, l’uso di sostanze psichedeliche, lo Yoga e la deprivazione sensoriale indotta dal Floating sono tutti strumenti e tecniche che possono essere utilizzate per guidarci attraverso le vite da cui proveniamo… e secondo la mia esperienza quando tutto è dissolto, anche se per un attimo, ci sentiamo calmi, ci sentiamo completi, ci sentiamo in pace. Sembra come se il nostro stato predefinito sia la beatitudine.
Credo che ognuno possa arrivarci a modo suo. Anche se siamo molto bravi a bloccarci dal sentire cosa siamo, e questa natura “ostruttiva" fa parte del nostro essere, possiamo comunque fermarci, calmarci, rimanere in silenzio e scendere nel nostro profondo per ritrovare il nostro stato predefinito di beatitudine.
Entra, calmati respira profondamente e svela cosa ti aspetta. Sfoglia gli strati uno ad uno e devia dal tuo cammino. Non sembra tu debba fare niente, quindi …smetti di fare e inizia ad essere…
Il tuo "stato predefinito è la beatitudine" ritrovalo con il floating.
>SMETTI DI FARE E INIZIA AD ESSERE!
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