Cos’è il Floating anche conosciuto come sensory deprivation

Credit to Ing. Paolo Petracchi

Il floating prende il nome dalla sensazione di fluttuazione senza peso che si raggiunge all’interno di particolari contenitori in cui si galleggia su una soluzione di acqua e solfato di magnesio, al buio ed in silenzio assoluto.

Ma facciamo un passo indietro per capire come funziona e perché funziona. Per fare questo dobbiamo capire come funziona il nostro apparato sensoriale.

I nostri sensi Vista, Udito, Tatto (temperatura e pressione), Gusto, Olfatto, ed Equilibrio sono capaci di percepire differenze non valori assoluti. Ad esempio posso dire che qui in alto fa più caldo che quaggiù in basso ma non che in alto percepisco 28 gradi ed in basso 20.

Il cervello impiega circa l’85% delle sue capacità per mantenere sotto controllo l’ambiente ed il nostro corpo.

Le nostre terminazioni nervose inviano circa 11 milioni di segnali al secondo al cervello, che al massimo ne può gestire 8000… la natura ci ha dotato di un sistema per evitare di sovraccaricare il cervello ed il sistema che usa è quello di ignorare le segnalazioni sensoriali che non variano nel tempo: un po’ quel che accade quando entrando in un ambiente percepiamo un odore o un profumo, lo percepiamo per 10-15 min poi non più e comunemente si dice mi sono assuefatto. Ovviamente i nostri sensori olfattivi non sono bruciati e l’odore non è scomparso, è il cervello che non sentendolo variare nel tempo lo identifica come una sensazione facente parte del “fondo” e non lo ritiene pericoloso per la conservazione dell’individuo parcheggiandolo perché ha altro da fare; ma se l’intensità o la composizione dell’odore cambia il cervello ricomincia a monitorarlo per altri 10-15 min. Lo stesso principio vale per tutti gli altri sensi.

Ecco che forse cominciate ad intuire: se si trova un modo per attenuare e mantenere costanti nel tempo le stimolazioni sensoriali, ovvero annullare le differenze fra prima e dopo e fra un punto o l’altro, arriviamo all’omeostasi sensoriale, in cui il cervello ignora completamente quanto gli arriva dalle terminazioni nervose perché tali segali sono costanti. Venendo meno la richiesta di elaborazione il nostro cervello fa una cosa molto particolare: rallenta ed abbassa la sua frequenza di funzionamento passando dalle onde Beta ad Alpha e posizionandosi in theta: lo stato Theta.

Le onde cerebrali sono costituite da schemi ritmici di attività neuronale o impulsi elettrochimici sincronizzati provenienti da gruppi di neuroni nel sistema nervoso centrale

Esistono diversi modelli comunemente consolidati di intervalli delle onde cerebrali quelli più condivisi le identificano come segue:  

Gamma (30-70 Hz) 

Beta (13-30 Hz) 

Alfa (8-13 Hz) 

Theta (4-8 Hz)  

Delta (1-4 Hz)

Ognuna di queste bande di frequenza è correlata a particolari stati di coscienza, come il sonno, la veglia, l’essere rilassato, movimenti oculari rapidi (REM), nonché le fasi del sonno non REM.

Theta o stato theta è quell’intervallo di frequenze che va da poco sopra i 4 Hz delle ode Delta del sonno a poco sotto gli 8 Hz delle onde Alpha dell’apprendimento guidato.

Quando siamo in Theta siamo sulla soglia del sonno, ma ancora coscienti. Solitamente attraversiamo theta per 10-20 secondi quando ci addormentiamo e similmente quando ci risvegliamo. Quando pratichiamo Floating permaniamo in questo stato per 45-90 min.

Lo stato Theta è anche quella soglia propedeutica alla discesa nelle onde Delta del sonno che gli insonni non riescono più ad attraversare ma che praticando floating tornano a dominare migliorando la qualità del proprio sonno tornando alle canoniche 7-8 ore di sonno ristoratore.

Non è un’anestesia che inabilita completamente le sinapsi fino a completo smaltimento della sostanza anestetizzante, ma il suo effetto è molto vicino a questa con la differenza che se voglio mi posso muovere e recuperare immediatamente le percezioni sensoriali.

L’assenza di riferimenti visivi e giroscopici (“dove sono”), tattili (“come sono”) e uditivi (“quando sono”) inducono il cervello a generare una sensazione di fluttuazione senza peso in una qualsiasi posizione da qui il nome: fluttuazione o Floating.

A causa della temporanea desensibilizzazione e l’assenza di movimento, non si devono quindi comprimere o tendere muscoli per mantenersi in una qualsiasi posizione: tutta la muscolatura responsabile dei nostri movimenti viene rilasciata, la tonicità muscolare si riduce con la conseguenza che i vasi sanguigni non essendo più compressi tendono ad aumentare di sezione offrendo minore resistenza al passaggio del sangue e quindi un maggior apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti, parimenti anche i vasi linfatici tendono ad allargarsi aumentando notevolmente il deflusso dei liquidi e delle tossine.

La sospensione degli input nervosi diretti ai muscoli induce un progressivo accumulo di endorfine a livello della corteccia cerebrale. Le endorfine sono oppiacei endogeni che vengono emessi dal cervello anche per sottolineare un appagamento o compensare un dolore e il loro effetto è quello di suscitare uno stato di estremo appagamento e beatitudine.

La natura ci ha equipaggiati con un sistema di ottimizzazione delle risorse che attiva certi apparati e ne passiva temporaneamente altri quando non necessari. Avrete certamente sentito parlare del sistema Fight or Fly grazie al quale il nostro cervello qualora rilevi una situazione di incapacità a rispondere ad una richiesta esterna (pericolo, prestazioni, ecc) stressa il nostro corpo inducendo la secrezione di particolari ormoni: cortisolo e adrenalina che preparano il nostro corpo a reagire a tali richieste. La secrezione di questi ormoni se da una parte prepara il corpo all’azione, dall’altra passiva altri sitemi il cui funzionamento non risulta critico se disabilitato per brevi periodi, fra questi il sistema immunitario. Il Fight or Fly si è evoluto considerando una reazione la cui durata doveva essere piuttosto breve e limitata nel tempo, un combattimento o una fuga: qualche decina di secondi o qualche minuto necessari per affrontare un pericolo, una belva feroce o la lotta con un propio simile. Tuttavia oggi la richiesta prestazionale a cui siamo quotidianamente sottoposti induce il nostro corpo a mantenere livelli di cortisolo e adrenalina molto elevati e parimenti a deprimere per lo stesso periodo il sistema immunitario rendendoci più soggetti a malattie causate da agenti patogeni esterni ma anche all’incapacità di tenere sotto controllo cellule impazzite nei nostri tessuti che se non distrutte degenero in tumori. 

Già con una sola ora di floating il contenuto di cortisolo nel sangue si abbassa del 28% aiutandoci ad abbattere efficacemente il livello di stress che ne ha innalzato il contenuto e passivato la funzionalità del sistema immunitario. Il sistema immunitario si riattiva.

Ma veniamo all’aspetto mentale 

La peculiarità dello stato Theta è quella di sincronizzare e far lavorare all’unisono le due parti del nostro cervello, tradizionalmente identificate come emisfero destro e sinistro e beneficiare delle caratteristiche specialistiche di ognuna di esse. Solitamente funzioniamo al 95% in modalità monitoraggio ed analisi razionale in dettaglio di quanto ci accade utilizzando principalmente l’emisfero sinistro che sovrasta quello destro dove sono presenti i processi intuitivi, immaginativi, creativi, strategici. Diminuendo il carico di lavoro sulla parte sinistra permettiamo a quella destra di manifestarsi. 

Se vogliamo “più mente” dobbiamo rallentare e scendere in Alpha e Theta facendo lavorare sincronicamente i due emisferi. Se vogliamo “meno mente” dobbiamo eccitarci portandoci in beta e far lavorare quasi esclusivamente l’emisfero sinistro.

L’ispirazione, l’intuizione, l’idea geniale che risolve problemi apparentemente irrisolvibili avviene proprio nell’istante in cui queste due parti del nostro cervello lavorano all’unisono e questo avviene proprio fra 5 e 7 Hz. Inutile forzare soluzioni usando soltanto la parte sinistra essenzialmente procedurale e incapace di lavorare in modo olistico: piuttosto usare la parte sinistra come “pre-processore” di input per immagazzinare dati e richieste che poi vengono soddisfatte dal lavoro sincronico dei due emisferi.

Non essendo soggetti a “distrazioni” provenienti dalle percezioni sensoriali, la nostra mente è concentrata esclusivamente sui processi interni. Pensare, visualizzare, manifestare un’obiettivo, un’aspettativa, un desiderio e la gratitudine legate al loro ottenimento è particolarmente facile ed efficace se effettuato nello stato Theta. Grazie all’assenza di disturbi esterni Meditare praticando floating è molto facile e produttivo. così come programmare la propria mente ad eseguire determinati processi o perseguire gli obiettivi desidrati.

Praticando regolarmente Floating ti accorgerai che le tue esperienze introspettive apriranno ad una nuova consapevolezza, la vasca di floating diventerà uno strumento per i tuoi viaggi mentali e ad esperienze spirituali che influenzeranno in meglio la tua vita. Arriveranno le prime esperienze di distacco dal corpo, prima casuali e con proiezioni speculari, poi se vorrai far parte anche tu del team gateway, seguirai i nostri consigli e ti sarai reso conto che “tu sei l'universo che prende coscienza di se stesso”, le tue esperienze di distacco dal corpo diventeranno veri e propri viaggi astrali chiamati anche OBE (Out of the Body Experience) in cui lascerai il tuo corpo fisico per “localizzarti” ovunque tu voglia andare: passato, presente, futuro, interagendo con presenze spirituali che potranno guidarti e farti crescere ampliando la tua coscienza fino ad incontrare l’assoluto.

La soluzione in cui si è immersi contiene circa il 29% in peso di Solfato di Magnesio un sale minerale che costituisce un’importante fonte di Magnesio, minerale che può essere assorbito dalla nostra pelle durante il galleggiamento. Il Magnesio è coinvolto in 225 reazioni enzimatiche nella nostra fisiologia ed è forse uno dei minerali più importanti di cui è composto il nostro corpo.

Tutto questo e molto altro senza fare assolutamente nulla, semplicemente entrando in una confortevole e spaziosa capsula accedendo al nulla e fluttuando in essa in completo abbandono e relax.

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