Credits to Dr. Matthew Starwood e Dr. Charlie Fantechi
No, non siamo tutti uguali, ma tutti rientriamo in una delle seguenti categorie: controllanti e meno controllanti. Ovvero, per gli addetti ai lavori: “sonnambuli” e “non sonnambuli”.
Circa il 20% di noi a causa del modo in cui si è sviluppato dal momento in cui è venuta/o al mondo all’adolescenza sia per motivi educativi che ambientali, è più aperto a nuove esperienze, è meno soggetto alla ruminazione (l’indole a farsi sovraccaricare da pensieri e preoccupazioni ricorrenti, rimuginare continuamente) e alla necessità di continuo controllo dell’ambiente in cui si trova onde percepirne anche il più piccolo accenno di cambiamento, a questa seconda categoria appartiene invece l’80% di noi.
Inutile dire che i “sonnambuli” più avanti vi chiarisco perché si chiamano così, sono le persone che più facilmente di altri si trovano a loro agio quando praticano tecniche di rilassamento sia mentale che fisico e sono anche persone che tendono ad essere meno soggette allo stress e inconsapevolmente lo sanno gestire meglio degli altri.