Se dormi bene questo post non è per te!
Altrimenti, se ti accade spesso una delle seguenti cose ti consiglio di leggerlo molto attentamente
non riesci a prendere sonno
ti svegli spesso durante la notte ed hai difficoltà a riaddormentarti e non ci riesci 2 volte su 3
credi di Non dormire più di 3-4 ore per notte
la mattina ti svegli non riposato
cadi spesso preda di sonnellini (mini nap) durante il giorno
hai problemi a concentrarti
ti dimentichi spesso le cose o non ricordi il passato
accade da più di due settimane
non sogni mai
Si dibatte molto sui motivi del perché l’essere umano debba Dormire per mantenersi in salute...
A livello fisiologico durante il sonno avviene l’eliminazione di tossine come l'adenosina che si formano quali sotto prodotti di reazione dei vari processi cerebrali accumulandosi progressivamente durante tutta la durata dello stato di veglia (essere svegli e presenti a se stessi, pensare, agire). Col formarsi dell’adenosina, aumenta la “voglia di dormire”, nota anche come pressione del sonno. Un segnale da non ignorare semplicemente bevendo caffè. Infatti, la caffeina, ostacola il percorso recettivo dell'adenosina che comunque rimane in circolo nel nostro cervello e, al disopra di certi livelli tende a danneggiarlo.
L’eliminazione avviene per l’appunto durante il sonno mediante il deflusso di questa ed atre tossine ad opera del sistema linfatico che le trasporta nel liquido cerebrospinale e da li, vengono poi eliminate da fegato e reni.
Se non dormiamo queste sostanze tossiche tendono inevitabilmente ad accumularsi nei nostri tessuti cerebrali portando tutta una serie di conseguenze i cui sintomi, prima elencati, si aggravano progressivamente trasformandosi in vere e proprie patologie quali stati infiammatori cronici, demenza, aumento della pressione sanguigna, diabete.
Risulta quindi chiaro che dormire e dormire bene si deve e prima lo facciamo meglio è!
Spesso le difficoltà a dormire sono dovute ad una scorretta “Igiene del Sonno” ovvero ad abitudini sbagliate e mancanza di routine (che può comunque essere facilmente ristabilita), così come all’influenza di fattori ambientali che non sempre sono eliminabili.
E’ vero che possiamo spostare fuori dalla stanza da letto radiosveglie, TV, Smartphone e spegnere anche il WiFi, ma rimangono tuttavia interferenze elettromagnetiche che non sono eliminabili (3, 4 e 5G, il WiFi del vicino) che influenzano la fisiologia e la funzionalità del nostro cervello spesso impedendo la corretta transizione fra veglia e il sonno (onde delta) che è a sua volta legata anche all’accoppiamento delle onde theta con la risonanza di Schumann. (reference: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16621850/ ; https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12464096/ )
Il processo del prendere sonno rispecchia un progressivo rallentamento delle onde cerebrali (da gamma a beta a alpha a theta a delta) con abbassamento progressivo della frequenza fino ad arrivare al disotto dei 4 Hz tipica delle onde delta del sonno appunto.
L’insonne riesce male o non riesce affatto ad entrare e quindi attraversare la fase theta caratterizzata dal funzionamento del cervello su frequenze che vanno dai 4 agli 8 Hz e non potendo attraversarla, non è in grado di scivolare in delta e quindi non si addormenta. La fase theta è tipica di quelle sensazioni strane di caduta o movimenti a scatti improvvisi, o visualizzazioni di immagini multiformi, talvolta colorate chiamate ipnagogiche: non è il sonno, ma ne è il preludio e solitamente dura dai 10 ai 30 secondi. Tutto questo rimane valido sia che si prenda sonno per la prima volta, sia che si cerchi di riaddormentarsi dopo un risveglio.
Le interferenze elettromagnetiche sono uno dei problemi a cui vanno incontro gli astronauti quanto rimangono per lunghi periodi all’interno della stazione spaziale, al difuori della ionosfera non risentono più degli effetti regolatori della risonanza di Schumann e non più schermati dalla ionosfera, sono soggetti all’azione di forti campi elettromagnetici che ne influenzano pesantemente la fisiologia soprattutto per quanto riguarda il sonno e la capacità ad addormentarsi e l’insorgenza di veri e propri disturbi del sonno (https://www.space.com/26829-astronauts-space-station-sleep-deprivation.html ). Loro come noi per quelle ragioni dette sopra devono dormire pena la progressiva diminuzione delle prestazioni fisiche e cognitive. Per aiutarsi a ripristinare la capacità di addormentarsi utilizzano degli emettitori di frequenza Schumann a bassissima intensità posizionati all’interno dell’ambiente adibito al loro riposo: questo permette loro di “ri-sintonizzare” le proprie onde cerebrali sulle onde theta che precedono e onde delta caratteristiche del sonno facilitando la transizione alpha > theta > delta: dormo!
Le onde theta sono anche le onde su cui si posiziona il nostro cervello quando pratichiamo Floating nelle vasche di deprivazione sensoriale. L’andare e venire (entrare ed uscire) ma anche il permanere in questo stato Theta induce la capacità e la consapevolezza di poter ri-sintonizzare il nostro cervello su queste onde favorendo “l’addormentamento”. Con poche sessioni di Floating si riesce a ripristinare questa capacità così come la consapevolezza di potersi addormentare al bisogno che ne deriva e di uscire quindi da insonnia e da molti problemi indotti dalla privazione del sonno.
Chi, specie in periodi di lockdown come questi, non ha la possibilità di praticare floating regolarmente, può comunque riuscire a dormire in modo riposante e soddisfacente utilizzando gli armonizzatori Floann 7.83 Hz.
Ti invitiamo ad approfondire l’argomento sul post: “DORMIRE BENE O DORMIRE MALE: TUTTA UNA QUESTIONE DI RISONANZA”
Risorse Collegate:
DORMIRE BENE O DORMIRE MALE: TUTTA UNA QUESTIONE DI RISONANZA
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