Quante volte?
Credits to: Dott. Matthew Starwood
Mi viene spesso chiesto quante sessioni di floating sono necessarie per avere un effetto tangibile su problematiche o interesse personale del “Flonauta”… la risposta è ovviamente dipende, dipende da 3 fattori principalmente:
- capacità di lasciarsi andare
- risposta del soggetto al trattamento rispetto alla problematica che si vuole trattare
- frequenza con cui vengono fatte le sessioni
in prima battuta fato 100% il campione le persone si dividono in due categorie: chi è più incline ad abbracciare nuove esperienze (20%) e chi hanno la necessità di dover tenere sotto controllo tutto quello che li circonda analizzandolo nel minimo dettaglio ogni cosa (80%).
Inutile dire che la capacità a lasciarsi andare all’interno delle vasche di floating è principalmente influenzato da questo.
Per ottenere un rilassamento profondo all’interno delle vasche di Floating il soggetto deve potersi lasciare andare ed entrare in un mondo fatto di “nulla”, cosa non semplice e direi sempre più difficile al giorno d’oggi visto che siamo costantemente occupati a fare qualcosa: leggere i mail, surfare sul web, controllare cosa accade sui social media costantemente connessi a smart phone , tablet e laptop. Sempre più raramente ci concediamo momenti solo per noi stessi in cui si può anche stare senza fare nulla sia fisicamente ma soprattutto mentalmente; tanto raramente che oramai non riusciamo più a staccare e non fare nulla, quasi ci sentissimo inutili, o ci spaventasse pensare a noi ai nostri interessi, aspirazioni, bisogni, desideri, attitudini, comportamento.
La risposta del soggetto al trattamento di specifiche problematiche mediante la deprivazione sensoriale è legata alla tipologia, alla storia della problematica trattata e soprattutto a cosa è stato fatto in passato che non ha funzionato e che determina uno stato ti scetticismo e disillusione che porta a non dar tempo al trattamento di poter funzionare. Badate bene non stiamo parlando di 10, 20 volte, ma nella stragrande maggioranza dei casi di 4-5 sessioni di Floating per ottenere dei benefici tangibili.
L’aspetto della frequenza ottimale con la quale si deve fare floating diminuisce man mano che lo si pratica, questo è dovuto sia ad una curva di apprendimento che il soggetto percorre ed esaurisce nel giro di 2-3 sessioni di galleggiamento, sia all’amplificazione degli effetti che diventano sempre più profondi sia mentalmente che fisicamente. Questo comporta una progressiva uscita dalla problematica trattata perché man mano che si va avanti nelle sessioni si tende a dilazionare le sessioni aumentando il tempo fare la precedente e la successiva.
Quindi tornando alla domanda quanto spesso lo si deve fare la risposta adesso diventa “quanto si verifica essere necessario per il soggetto”: nella letteratura si evidenziano degli intervalli di copertura (durata del beneficio) che possono essere schematizzati nel seguente modo:
Prima sessione: 2-4 giorni 22 minuti in Theta
Seconda sessione: 6-8 giorni 35 minuti in Theta
Terza sessione: 12-15 giorni 45 minuti in Theta
Quarta sessione: 3-5 settimane 52 minuti in Theta
Si evidenzia quindi un progressivo aumento della durata dei benefici che a seconda del soggetto e della problematica può arrivare ad una sessione ogni 3, 4 o fino a 5 settimane. Provare per credere.
A tutti quelli che invece si limitano a vivere l’esperienza del floating come un’esperienza “one shot” senza permettere a loro stessi di beneficiare appieno diciamo che hanno perso un’occasione perritrovarsi con se stessi e per risolvere tante problematiche di salute le cui sintomatologie ahimè continueranno a cercare di risolvere solo con i farmaci, rischiando di divenire dipendenti da essi a discapito di una possibile guarigione e sicuramente ad un aumentato benessere di corpo, mente e spirito.
Keep Floating!
Dr. Matthew Starwood
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